PRÉLUDE GRÉGORIEN (1979)
Composto il 5 agosto 1979 per l’inaugurazione dell'organo Schudi della Catholic University of America di Washington DC. Fu eseguito da Langlais nel 1981 quando, nella stessa Università, il Presidente Pellegrino gli conferì il titolo di "Dottore in Musica, honoris causa". Inedito, è stato successivamente incluso nella raccolta "Hommage à Jean Langlais" curata da Marie-Louise Langlais e Fred Tulan e pubblicata da H. T. FitzSimons Company, USA, nel 1996. La collezione contiene questo lavoro inedito di J. Langlais e dieci composizioni a lui dedicate da J. Guillou, N. Hakim, P. Eben, M.-B. Dufourcet, J. Charpentier, A. Tisné, G. Baker (a cui è dedicato il Prélude Grégorien), A. Newman, F. Swann e J. Jones. L’opera si basa sull’antico Kyrie VI (Rex genitor) del X secolo. La scrittura è tipicamente improvvisativa nello stile di Langlais con rapidi virtuosismi, accordi poderosi e frasi del canto.
EXPRESSIONS (1988)
Raccolta pubblicata nel 1988 da H. T. FitzSimons Company, USA, distribuita esclusivamente da Hal-Leonard. La collezione comprende 15 composizioni di Jean Langlais e 15 composizioni di Naji Hakim.
Questa è la nota riportata nell'edizione: "Sia nel servizio ecclesiastico cattolico che protestante l'organo svolge una varietà di funzioni: preludio, postludio, offertorio, comunione, funerali, matrimoni e musica di servizio generale. Le trenta selezioni di questo libro sono state progettate per fornire un servizio musicale efficace per l'organo, utile nella maggior parte delle situazioni. Ogni brano è progettato per portare al successivo, in modo da poter suonare lungo o corto come necessario. Questo libro d'organo scritto in uno stile armonico impressionistico/novecentesco, sarà sicuramente un volume particolarmente utile e gratificante". Gli editori.
8 PRÉLUDES (1984)
Edizioni Bornemann, 1984, Parigi. Langlais riporta la seguente iscrizione all'inizio dell'opera: "Questi otto preludi sono scritti come una progressione da una a otto voci". Il Nr. 8 è la Terza Fantasia per 2 organisti. Ogni brano ha una sua tecnica compositiva propria e il risultato è un quadro complessivo davvero unico in termini di colori e costruzioni.
Giorgio Benati